Sintesi e Sintetizzatori
Pubblicato il 28/03/2022
In un piccolo testo intitolato La teoria matematica della comunicazione, Shannon e Weawer introdussero una serie di concetti che furono alla base della rivoluzione digitale e dei campionatori.
Nel libro, tra l'altro, si introduceva il Teorema del Campionamento. Questo afferma che, per raccogliere tutta l'informazione contenuta in un segnale limitato in banda, bastano due campioni per periodo.
È da questo teorema che deriva la scelta della frequenza di campionamento dei segnali audio che, per coprire i fatidici 20KHz, deve essere superiore a 40KHz.
Non è un caso che i primi campionatori per applicazioni musicali arrivarono da un'azienda che si occupava di Telecomunicazioni.
Il primo campionatore a raggiungere il mercato fu quindi il Fairlight CMI. La dotazione comprendeva una doppia tastiera, uno schermo con penna ottica e un rack nel quale era contenuta tutta l'elettronica. Per l'epoca (1979) era un sistema molto innovativo.
I primi esemplari avevano convertitori a 8 bit e frequenza di campionamento di 24KHz. Con gli anni si arrivò alla qualità CD (16 bit e 44,1KHz).
I prezzi si aggiravano sui $25.000 per la versione base per arrivare a lambire i $60.000 per quelle full optional.
Nel frattempo la tecnologia faceva passi da gigante e furono molti i costruttori che si cimentarono nel campo del campionamento.
Citiamo Emulator e Synclavier quali concorrenti diretti del Fairlight per arrivare, dopo qualche anno, ai modelli proposti da AKAI e Korg che portarono il campionamento a prezzi sostenibili per le masse.
Lo sviluppo delle DAW e il miglioramento della qualità dei VSTi ha portato a un progressivo abbandono delle piattaforme hardware per lasciare il campionamento appannaggio esclusivo degli strumenti virtuali.
Lo sviluppo di strumenti hardware è rimasto per i sintetizzatori che utilizzavano campioni (invece di oscillatori) come suono di partenza (Roland e Yamaha per fare qualche esempio).
Oggi il mercato degli strumenti virtuali che suonano attraverso campioni è vastissimo e si trovano librerie di suoni in grado di riprodurre intere orchestre con realismo impressionante.
Le conoscenze acquisite nei decenni sul tema e le possibilità offerte dai sistemi modulari hanno portato, negli ultimi anni, a una rinascita degli strumenti hardware.
Il successo dello standard Eurorack e l'atteggiamento mentale di chi fa musica elettronica hanno portato i costruttori a immettere sul mercato sistemi molto interessanti e versatili che consentono la generazione di sonorità di ogni tipo. Dalle più tradizionali a quelle più visionarie.
I campionatori, in questa categoria di prodotti, danno veramente spazio alla fantasia degli utilizzatori.
Vediamo qualche esempio.
Il 4ms Stereo Triggered Sampler è un modulo in grado di registrare, elaborare e suonare materiale audio (si noti la generalità della definizione).
Lo Stereo Triggered Sampler (STS) è efficace per registrare, riprodurre ed elaborare materiale audio.
Il modulo può gestire sia loop brevi che registrazioni lunghe anche qualche ora.
I dati sono memorizzati su una card micro-SD.
Il circuito di gestione dei campioni è molto intuitivo. Per la riproduzione sono disponibili due player stereo. Opportuni ingressi CV consentono di modulare molti parametri.
In sintesi, siamo di fronte a un ottimo campionatore per set up modulari.
I due player audio possono essere utilizzati durante le sessioni di registrazione. Il modulo può gestire fino a 600 campioni. Questi sono organizzati in Banchi da dieci slot di memorizzazione l'uno.
Un campione può occupare fino a 4 GB di memoria, che corrisponde a un playback time di più di sei ore (Stereo, 16 Bit e 44.1 kHz). STS può leggere file .wav con una risoluzione fino a 32 Bit e 96 kHz. Le card Micro-SD possono essere sostituite a caldo.
Le connessioni sono le seguenti:
Ogni sezione del player ha una sua uscita audio. Le connessioni possono essere usate come segue:
La sezione di registrazione di STS è dotata di due ingressi audio (left e right). La risoluzione può essere di 16 o 24 Bit. La frequenza di campionamento è fissa a 44.1kHz.(l'opzione 96 kHz potrebbe essere aggiunta in un aggiornamento futuro).
I selettori di Bank e Sample consentono di definire lo slot di destinazione della registrazione.
Questa si avvia con l'apposito Rec button o attraverso l'ingresso Trigger input. Il livello del segnale in ingresso può essere monitorato con un apposito LED.
Il 1010 Music Bitbox è in grado di gestire fino a 16 clip audio contemporaneamente.
Il Bitbox è in grado di sincronizzare, registrare o riprodurre (eventualmente in loop) fino a 16 clip audio con una risoluzione di 24 bit. Il touch screen semplifica la gestione dei suoni nella scheda micro-SD. Le clip registrate sono salvate come file .wav. Set interi possono essere esportati in Ableton Live.
Le caratteristiche di Bitbox sono le seguenti:
Il Make Noise Morphagene è in grado di utilizzare segmenti sonori estratti dai campioni per generare suoni completamente nuovi.
Il Morphagene è un tape e microsound module che usa Reels, Splices e Genes per creare nuovi suoni da campioni già esistenti.
Con Morphagene è possibile:
Ulteriori caratteristiche del device sono:
I tre esempi che abbiamo riportato in questo articolo non sono in grado, ovviamente, di esaurire le possibilità offerte dai campionatori per sistemi modulari.
Sono tuttavia esemplificativi delle possibilità offerte da questa tecnologia. Questo spiega i motivi della rinascita dei campionatori hardware. Questi sono strumenti, all'interno dei sistemi modulari, per supportare a dovere la creatività dei musicisti moderni.
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