Sintesi e Sintetizzatori

ART di Tiptop Audio: la nuova frontiera per la polifonia in Eurorack

Pubblicato il 23/09/2024

Oggi siamo qui per parlare del nuovissimo sistema ART di Tiptop Audio. Art è un protocollo, quindi a tutti gli effetti un segnale come i vari CV, gate e trigger che permette di mandare informazioni ai vari moduli che lo ricevono.

Finalmente, grazie al sistema ART, è possibile implementare la polifonia in un sistema Eurorack. ART è un segnale veramente incredibile perché è 40 volte più veloce del MIDI e permette di mantenere gli oscillatori sempre intonati, il che era veramente difficile prima perché una delle caratteristiche più scomode in un sistema polifonico Eurorack era anche l'intonazione dei vari oscillatori.

Come potete vedere nel video, abbiamo testato uno dei due sistemi attualmente disponibili nel mercato che utilizzano il protocollo ART.

I moduli principali del sistema ART

Tra i moduli del sistema ART abbiamo, prima di tutto, Octopus, che è il cervello di tutto il sistema, ATX1, che è l'oscillatore analogico portante, il mixer MiX7, che è il mixer adibito al miscelare i vari segnali, Control path, che è il nuovissimo inviluppo dedicato al sistema ART, e lo Z2040, il rinomato filtro TipTop.

Dopo abbiamo Vortex, che è il primo oscillatore digitale che ha la possibilità di essere controllato tramite ART ed è un oscillatore Wavetable. Poi, abbiamo il secondo cervello, chiamiamolo così, del sistema che è l'ART Quantizer. Andiamo a vedere adesso nello specifico questi moduli che abbiamo elencato. 

Il funzionamento del modulo Octopus

Iniziamo con il parlare nello specifico di Octupus. Cos'è Octupus? Octupus è un modulo che converte i segnali MIDI in segnali ART. Questo permette a questo modulo di potersi interfacciare con vari strumenti esterni come possono essere la DO, quindi un computer, tramite ingresso USB o sequencer hardware.

Abbiamo otto trigger out, per poter controllare ad esempio delle drum, e otto ART out per poter inviare il segnale ART ai vari oscillatori e otto velocity out, perché abbiamo la possibilità anche di poter controllare la velocity.

Come dicevamo prima uno dei parametri principali del sistema ART è per l'appunto il controllo dell'intonazione. Quindi, tramite autotune, in Octopus abbiamo la possibilità di intonare perfettamente gli oscillatori analogici a lui collegati. Questo avviene tramite il calcolo della temperatura di ogni oscillatore alla prima accordatura e permette di poter ricalibrare l'intonazione grazie al ricordo, che viene memorizzato per l'appunto con la temperatura. Una volta avviato tramite autotune, Octopus comincia ad intonare gli oscillatori.

Questa, come dicevamo, è l'accordatura che avviene per ogni singolo oscillatore. La prima delle due modalità di Octopus, che è a mono-8, ci permette di controllare i singoli oscillatori, ognuno con intonazione diversa. Abbiamo assegnato tramite la nostra DO un canale per ogni oscillatore. Quindi il canale numero uno manderà tramite ART1 l'intonazione al primo oscillatore. Stessa cosa per due, stessa cosa per tre, stessa cosa per quattro.

La seconda modalità, Poly 3, (si può cambiare modalità tramite la pressione del tasto Setting), ci permette di ascoltare i tre oscillatori come se fossero un'unica voce che crea un accordo.

Gli altri canali possono essere utilizzati per poter controllare anche altri oscillatori. In questo caso abbiamo Vortex, che è un oscillatore Wavetable digitale, sempre con ingresso ART, che viene controllato dal quarto canale. Questo permette quindi di creare una triade, un accordo con i primi tre, con le prime tre voci. Da tre in poi, quindi da quattro compreso in poi, si ha la possibilità di controllare tutti gli altri oscillatori che si vogliono.

Il modulo ATX1: l'oscillatore analogico portante

Andiamo a vedere ora ATX1 che è l'oscillatore analogico. ATX1 è un oscillatore completamente analogico che si può controllare o tramite ART o tramite un classico volte per ottava, oppure può essere utilizzato come un LFO. Le modalità si cambiano tramite la pressione di un tasto: rosso è per ART e arancione per un volt per ottava; quando il tasto è spento, quindi non c'è luce, l'oscillatore entra in non audio e quindi diventa a tutti gli effetti un LFO.

È un oscillatore veramente molto potente con un timbro molto robusto e ha varie forme d'onda, a partire da una sinusoidale fino ad arrivare a una quadra. Ovviamente, come tutti gli oscillatori analogici, si può controllare in frequenza, alla Pulse Width Modulation, a qualsiasi tipo di modulazione che si può immaginare.

Control Path: l'inviluppo del sistema ART

Dopodiché andiamo a vedere Control Path, che invece è l'inviluppo che controlla il segnale. Control Path è un doppio inviluppo. Viene diviso in due parti. La sezione destra è dedicata al controllo dell'ampiezza, infatti ha un VCA integrato che permette di controllare l'ampiezza del segnale.

La parte a sinistra, invece, viene tipicamente indirizzata verso il controllo di un filtro. Questo è veramente molto comodo perché, pensando per l'appunto a un sistema polifonico, ci permette di avere vari inviluppi senza dover occupare un considerevole quantitativo di spazio.

Come possiamo vedere dal video, ha il controllo sull'attacco, il decadimento, il sostegno e il rilascio, poi ha due trimmer che ci permettono di controllare la velocity, perché il control pad può ricevere anche i segnali di velocity. 

Il filtro Z2040 e l'oscillatore digitale Vortex

Adesso andiamo a vedere lo Z2040 che è il classico filtro TipTop; un filtro che non ha bisogno di presentazioni perché già lo conosciamo ed è veramente incredibile. Anche lui ha un VCA integrato e dà una risonanza che va in autooscillazione se posizionata al massimo; genera ovviamente un onda sinusoidale.

Dopodiché abbiamo Vortex, che è il primo oscillatore digitale che è possibile controllare tramite segnale ART. Vortex è per l'appunto un oscillatore Wavetable con al suo interno 55 tabelle già precaricate. Se ne possono aggiungere ovviamente altre tramite scheda SD.

Come tutti gli oscillatori Wavetable, Vortex ha la possibilità di muoversi in questa tabella tramite Position. Nel video abbiamo il 281 T che lo sta modulando. Oltre alla Position, abbiamo la possibilità di detunare l'oscillatore ed abbiamo una vibrazione.

ART Quantizer: il secondo cervello del sistema

Successivamente abbiamo ART Quantizer, che è il secondo cervello di questo sistema. Art quantizer è pensato soprattutto per chi non vuole uscire dall'ecosistema Eurorack e quindi magari non si vuole affidare a sequencer hardware esterni oppure all'Ado.

Quindi cosa permette di fare? Tramite un sequencer o qualsiasi generatore di voltaggio, si può, usando il volt per ottava input, inserire un voltaggio. Lui convertirà questo segnale in segnale ART e c’è, come per l'Octopus, la possibilità di entrare al suo interno e di selezionare varie modalità.

Ad esempio, abbiamo mono-4 che ci permette, come era per il mono-8 di Octopus, di poter controllare l'intonazione dei quattro oscillatori, oppure abbiamo Cord 4 che ci permette di creare degli accordi. ART Quantizer è pensato, come dicevo prima, soprattutto se si vuole restare nell'ecosistema Eurorack e se quindi si vuole utilizzare sequencer, magari di altri marchi oppure sempre di TipTop. 

Il futuro del protocollo ART

Questa era una breve panoramica sui moduli attualmente disponibili che utilizzano il sistema ART. TipTop ha già annunciato che ne saranno disponibili molti altri. Ce ne saranno alcuni che, ad esempio, utilizzeranno la polifonia proprio in un unico modulo.

Ci saranno oscillatori con al loro interno otto oscillatori che potranno essere controllati tramite i cavi, che poi saranno il vero cuore pulsante del sistema ART, che sono i cavi PolyTip. Questi cavi sono cavi completamente analogici e permettono di bypassare il collegamento come abbiamo visto finora.

Praticamente, tramite la connessione di un unico cavo che ha alla sua estremità un USB-C, permettono di poter collegare ad esempio un controllo ART ad otto oscillatori che ci permettono quindi di poter controllare i moduli polifonici tramite l'utilizzo di un solo cavo.

Torneremo sicuramente a parlare del protocollo ART e di tutti i moduli che in futuro lo implementeranno. Già sappiamo che ci sono molti marchi interessati e sicuramente sarà uno dei punti di svolta nel futuro del panorama Eurorack. Per qualsiasi informazione e per vederli in azione  veniteci a trovare nel nostro showroom o contattateci nei nostri canali social o via mail.

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