Sintesi e Sintetizzatori
Pubblicato il 25/01/2023
Come anticipato in uno dei post precedenti, a Roma Modulare 2022 abbiamo avuto la possibilità di incontrare tutte le aziende partecipanti per un approfondimento del loro punti di vista sul magico mondo dei sintetizzatori.
Tra i primi abbiamo incontrato ALEX4, un grande distributore tedesco che, per l’evento, aveva in esposizione alcuni rack con componenti Doepfer e Frap Tools.
Di seguito il racconto di quanto ci siamo detti.
ALEX4 ha fatto i primi passi a Berlino, all’indirizzo Alexanderplatz 4 dove Herr Schneider ha fondato SchneidersBuero nel 1999. Un piccolo studio in un magazzino adattato per l’occasione a diventare una showroom per i pochi prodotti iniziali.
Quando Berlino divenne la meta di un numero crescente di produttori techno e synth nerd, l’ufficio fu spostato (parecchie volte per la verità) fino a diventare un noto negozio denominato Schneidersladen.
La location originale e il palazzo che la ospitava al numero 4 di Alexanderplatz, ormai, non esistono più.
La ALEX4 Distribution Company che conosciamo oggi è stata fondata nel 2012 grazie all’energia di Herr Schneider e i suoi partner con l’obiettivo di rappresentare i migliori produttori di strumenti musicali elettronici e per sistemi Eurorack nel crescente mercato europeo del settore.
Essere rappresentante di brand qualificati vuol dire essere responsabile della comunicazione, della formazione, del supporto agli utenti, della gestione degli aspetti legali e della promozione dei prodotti in canali che possono anche essere diversi da quelli più ovvi dei media disponibili.
ALEX4 rappresenta molti produttori di sistemi modulari Eurorack, sintetizzatori da tavolo e molti altri tool per attività creative.
ALEX4 ha una estesa rete di aziende partner ed esporta su circa 450 rivenditori in 46 nazioni distribuite nei cinque continenti (è andata, quindi, molto oltre il suo obiettivo iniziale).
Tra i device resi disponibili per Roma Modulare 2022 da ALEX4 c’era una coppia di rack piena di moduli Eurorack proposti da Doepfer.
Era rappresentato quasi tutto il catalogo del brand ma l’attenzione è stata rivolta soprattutto al nuovo A-121s Stereo Multimode Filter.
E’ un filtro duale pensato per elaborare segnali stereo ma utilizzabile anche in dual mono o con i filtri in serie.
L’unità consiste di due filtri simili (ma separati) che condividono i controlli fi frequenza e risonanza.
Essendo un filtro con reale tipologia a variabili di stato, ogni canale può essere configurato con continuità come Low Pass, Notch, High Pass o Band Pass regolando opportunamente l’apposito potenziometro.
Utilizzato nel link mode, le caratteristiche del Filter 2 diventano quelle di FIlter 1 che diventa il master per le regolazioni dei parametri.
Gli ingressi CV ci sono sia con che senza attenuatore (bipolare) per offrire la massima flessibilità nella modulazione di parametri individuali e comuni.
Gli ingressi QM/TM 1/2 possono essere utilizzati per controllare i parametri Type o Resonance per ogni filtro operando su un jumper disponibile pannello posteriore.
Gli ingressi audio sono normalizzati così come alcuni ingressi di controllo in modo da rendere possibile la gestione di due modulazioni con un solo segnale.
Grazie alla sua pendenza di 12dB il dual filter ha un suono morbido, rotondo e con una risonanza che non è mai eccessiva.
Ascoltatelo nella breve demo video girata durante l’evento:
Anche il catalogo Frap Tools era ben rappresentato dalle unità presenti nel rack dedicato della postazione ALEX4.
Un modulo molto interessante era il Frap Tools USTA al quale è stato dedicato, nell’area dedicata, il workshop: Polyrhythms, polimeters, polytimes and other nice things by Frap Tools.
USTA è un sequencer a 4×4 tracce per voltage and gate con durata variabile degli stadi (Variable Stage Duration) progettato per modificare velocemente e in tempo reale (con feedback visuale) relazioni multiple tra le tensioni.
Variable stage duration vuol dire che ogni singolo stadio può essere regolato individualmente in relazione al clock invece di essere legato alla relazione one-to-one (ovvero uno stage per ogni impulso di clock).
4×4 tracce vuol dire che ogni stage può memorizzare e generare fino a quattro tensioni separate (due CV e due gate). Inoltre fino a quattro sequenze indipendenti possono essere generate indipendentemente.
L'architettura del modulo è basata su una matrice di 16 Stage che formano un Pattern; 16 Pattern formano una Track e quattro Track formano un Project.
All’interno di ogni traccia, ogni stage può fornire, come detto, due gate e due CV. Un ampio insieme di opzioni consente di definire e modificare il valore di ogni uscita (Layer) e la sua espressività (Color).
Ogni stage è gestito da uno stepper encoder per un editing veloce e intuitivo. I 16 encoder sono disposti secondo un ovale.
Ogni encoder è circondato da un anello di 16 LEDs ed un RGB LED in modo da garantire un feedback visuale dei valori associati al singolo passo e in funzione del layer processato in quel momento (ad esempio: CV, quantized CV, length, gate e così via). Il feedback sull’espressività (il modo in cui lo step è suonato) è dato dallo RGB LED in base al suo colore.
I video che seguono mostrano il modo di utilizzo di USTA e lasciano intendere quanto questa macchina può essere versatile:
Passare un po’ di tempo con i ragazzi di ALEX4 è stato, allo stesso tempo, divertente e interessante. L’interesse è venuto fuori ascoltando la storia dell’azienda e come questa fosse cresciuta diventando leader del mercato.
Molto divertente la possibilità di toccare con mano e ascoltare le spiegazioni sui moduli presentati avendo così la possibilità di comprendere le loro elevate possibilità espressive.
Il workshop Polyrhythms, Polimeters, Polytimes and other nice things by Frap Tools ci ha dato, nell’ottica appena detta, la possibilità di conoscere meglio il sequencer USTA.
Non possiamo che concludere ringraziando ALEX4 per la sua partecipazione a Roma Modulare 2022 e per aver condiviso parte della loro conoscenza con noi.
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