Registrazione, Mix e Mastering
Pubblicato il 19/09/2022
Abbiamo recentemente parlato di monitor per il mix facendo considerazioni sui criteri di scelta o sulle funzionalità di correzione digitale della risposta.
Nel post di oggi vediamo qualche esempio tra quelli che ci hanno colpito di più.
Come dicevamo negli articoli precedenti, la scelta dei monitor è comunque molto personale e deve essere fatta considerando le proprie esigenze e i propri gusti.
Le informazioni e le valutazioni che riportiamo dovranno quindi essere considerate soggettive e non esaustive visto che le possibilità sul mercato sono molto ampie.
Il primo set di cui ci occupiamo appartiene alla fascia media pur con prestazioni di carattere professionale.
Le Genelec 8330 combinano precisione, adattabilità e ingombro ridotto.
Grazie alle potenti funzioni di correzione ambientale offrono una risposta senza colore e sostanzialmente bilanciata su tutta la gamma.
La risposta in frequenza (a ± 1.5 dB) arriva fino a 58 Hz in basso e copre l’intera banda audio in alto (20 kHz).
Grazie alla geometria di costruzione e ai materiali utilizzati (e, naturalmente, al sistema di compensazione) consente di avere uno sweet spot abbastanza largo che ci mette in grado di prendere decisioni di mix accurate e affidabili.
Le 8330 fanno parte della serie Smart Active Monitor, che supporta l’integrazione con il software GLM tramite il quale si accede alle funzioni di calibrazione.
Grazie a queste è possibile compensare le influenze dannose della stanza per creare una soluzione di monitoraggio veramente ottimizzata per tutte le applicazioni (da mono ad audio immersivo).
Viste le dimensioni e il peso non eccessivi è possibile utilizzare le Genelec 8330 anche per installazioni mobili con una certa affidabilità anche negli ambienti più difficili.
Restiamo in casa Genelec ma saliamo di livello con il modello 8341. In questo caso siamo in presenza di un monitor a tre vie con disegno coassiale e tecnologia Acoustic Concealed Woofers (ACW).
Grazie a questa tecnologia l’emissione dei bassi è delegata a una coppia di woofer che emettono attraverso gli slot che si trovano alle estremità degli speaker.
In questo modo si migliora la coerenza e la direttività delle basse frequenze.
Questa caratteristica contribuisce, insieme al montaggio coassiale del mid e del tweeter, a generare un'ottima immagine e una risposta in frequenza estesa e priva di artefatti.
Una coppia di casse Genelec 8341 è in grado di supportare tutte le applicazioni con una coerenza e un dettaglio allo stato dell’arte.
Con le 8341 la fatica di ascolto è molto limitata e si riesce a lavorare per lungo tempo (meglio, comunque, prendersi le giuste pause quando si lavora con l’audio).
L’ottima headroom consente di lavorare con basse distorsioni su tutta la gamma. Rispetto alle 8330 di cui sopra possiamo permetterci, ovviamente, dimensioni degli ambienti e distanze maggiori.
La SPL arriva a 110dB e la risposta in frequenza (a ± 1.5 dB) si muove dai 45 Hz ai 20 kHz. Se scendiamo fino a -6 dB come accuratezza arriviamo, in alto a 37 KHz.
Anche questo modello è compatibile con il software di calibrazione GLM ed è quindi possibile compensare sia la risposta in frequenza che i tempi di emissione.
Pieno supporto, quindi, a tutti i formati audio (mono, stereo o audio immersivo).
Passiamo alle Focal Twin6. Queste casse sono costruite con componenti realizzati internamente da Focal stessa. Utilizzano una realizzazione a 2,5 vie.
Troviamo quindi:
Caratteristiche principali di questo monitor sono la buona trasparenza, un alto livello di definizione, buona gamma dinamica e precisione nella riproduzione della scena.
La modalità Focus consente di operare in due modi diversi.
Quello normale in cui tutti i componenti sono attivi e quello Focus in cui il tweeter è escluso e l'emissione è demandata esclusivamente ai due Mid-Woofer in modo da eliminare gli artefatti derivanti dal crossover.
Con la seconda configurazione si riduce la risposta in frequenza e si guadagna in coerenza di fase ottenendo un ascolto simile a quello offerto da monitor con un singolo speaker (modalità di monitoraggio, questa, molto amata da una estesa categoria di sound engineer).
L’opzione ci consente, di fatto, di risparmiare nell’acquisto di una seconda coppia di monitor.
Twin6 non ha sistemi digitali di correzione della risposta. Questa è affidata a una serie di filtri (analogici) posti sul retro che consentono di adattare la risposta e compensare le basse e le alte frequenze e le riflessioni della console.
Questa serie è stata recentemente aggiornata da Focal. I nuovi monitor, che non abbiamo ancora ascoltato) promettono avere più dettaglio e maggiore trasparenza.
Questo grazie all’impiego di trasduttori di nuova concezione, nuovi amplificatori e un ridisegno della struttura meccanica.
Anche di PMC6 ci siamo occupati brevemente nel post sulla correzione acustica.
Il PMC6 è un device ricco di innovazioni e fornisce la stessa impronta sonora dei monitor più grandi della casa.
Questo modello è pensato per le sale di controllo più piccole o per l’uso in sistemi immersivi dove la sua elevata risoluzione consente di prendere decisioni critiche sul mix con assoluta sicurezza.
Il driver dei bassi da 6 pollici ha una escursione di 20 mm ed è progettato specificamente per integrarsi con le più recenti tecnologie di PMC per il caricamento dei bassi (ATL) e per il flusso d’aria (Laminair).
Il risultato è un’estensione dei bassi senza precedenti, headroom, dinamica e bassa distorsione a tutti i livelli.
La fascia alta è trattata da un tweeter a cupola morbida in tessuto di precisione da un pollice, con una guida d’onda poco profonda che crea un’ampia dispersione tonale coerente e un’immagine di tutto rispetto.
Entrambi i driver sono controllati da amplificatori in Classe D da 200 W a bassissima distorsione e alto fattore di smorzamento.
Il motore DSP del PMC6 regola automaticamente il crossover sulla base del posizionamento della cassa (orizzontale o verticale) assicurando un’accuratezza tonale, una fase e un’immagine ottimali.
Il monitor può essere calibrato utilizzando i controlli del pannello posteriore (su cui si opera abbastanza facilmente nonostante l’elevato numero di funzioni) o con l’intuitivo software SoundAlign accessibile tramite browser.
Il PMC6 può essere espanso aggiungendo un SUB PMC8 per creare un sistema PMC6 XBD indipendente a gamma completa.
L’attivazione della modalità DSP ‘XBD’ assicura il perfetto connubio tra le due unità, creando un’estensione LF pulita fino a 25Hz.
Il sistema, con l’espansione proposta, diventa un candidato plausibile anche per applicazioni di mastering.
L’ascolto è solido e dettagliato. Senza compromessi e con tutte le caratteristiche che ci si aspetta da un monitor di alta qualità.
ATC SCM25A rappresenta la proposta di ATC per il monitoring near/mid field a tre vie.
Queste casse sono caratterizzate da una grande linearità e fedeltà nei confronti della sorgente che portano a una estrema intelligibilità del mix con l’emersione di tutti i suoi dettagli e le sue nuances.
Le alte frequenze sono riprodotte da un Tweeter a cupola morbida al neodimio da 25 mm.
Il mid driver soft dome da 75mm proprietario ATC si occupa della gamma media offrendo accuratezza sonora e musicalità.
Il driver dei bassi ha un cono da 17,5mm short coil carbon paper in grado di dare la profondità adeguata nella riproduzione delle basse frequenze.
Gli altoparlanti sono pilotati da tre distinti amplificatori ATC in Classe A/B
con una potenza di uscita di 150W per le basse, 60W per le medie e 25W per le alte frequenze.
Non sono presenti, sul pannello posteriore, controlli per l’adeguamento della risposta all’ambiente.
Questi monitor restituiscono un suono di alto livello su tutta la gamma. Nulla da dire in basso nonostante le specifiche assegnino alla frequenza di 74 Hz una sensibilità inferiore di 2dB rispetto al valore di centro banda.
Le medie sono precise e rivelatrici e rendono, ad esempio, le voci naturali e presenti.
La risposta in alto è veloce e, allo stesso tempo, cremosa.
Il suono e la scena che ne derivano sono di classe assoluta e in grado di performare adeguatamente negli studi di ogni livello.
Probabilmente la combinazione di amplificatori in classe A/B e materiali dei driver risulta vincente nel fornire, contemporaneamente, un suono caldo ed eufonico insieme a dettaglio e precisione necessari per concludere rapidamente e in modo affidabile il mix.
ATC SCM25A è fabbricata a mano in Inghilterra.
Scegliere una coppia di monitor per il proprio studio non è una cosa facile e richiede, spesso, di procedere per approssimazioni successive.
In questo post ne abbiamo indicate alcune che, secondo noi, possono fare al caso di molti.
Per consigli personalizzati vi invitiamo a rivolgervi agli esperti del Milk Audio Store che riusciranno sicuramente a supportare le vostre necessità nel modo migliore. A presto!
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