Registrazione, Mix e Mastering
Pubblicato il 25/01/2022
Cranborne Audio è una azienda inglese fondata da quattro ex dipendenti di Soundcraft. Tra i prodotti in catalogo ce ne sono alcuni che fanno riferimento alla serie 500. Il Camden 500 è il pre-amplificatore proposto dall'azienda per questa serie.
L'idea di Cranborne è quella di seguire un approccio moderno per raggiungere il suono vintage. In questo modo l'azienda è in grado di proporre ottime sonorità a prezzi ragionevoli.
Partiamo, nella descrizione, dal basso verso l'alto perché, probabilmente, la sezione più interessante di questo pre microfonico la troviamo nella parte alta del pannello (dulcis in fundo).
Si comincia con un ingresso in formato jack TRS in grado di ricevere segnali a livello Line o ad alta impedenza.
La selezione del tipo di ingresso è demandata a uno switch a tre posizioni in grado di selezionare, appunto, Hi Z, Line o Mic. L'ingresso per il microfono è preso, come è facile immaginare, dal pannello posteriore del rack in cui è necessario alloggiare il Camden 500.
A sinistra del selettore Input Type (quello appena descritto) troviamo l'interruttore per la phantom power a 48V associato ad un LED di stato. Questo serve a capire se la tensione di alimentazione raggiunge il microfono.
Si prosegue con un commutatore rotativo a dodici posizioni che regola il guadagno (Gain) fino a 68,5dB in passi di 5,5dB.
Il filtro passa alto (HPF), attivabile con apposito switch, ha una pendenza di 12dB/oct per le frequenze più basse e di 6dB/oct man mano che si sale. La frequenza di taglio (quella in cui l'attenuazione è pari a -3dB) è tarata su 80Hz.
È disponibile anche un utile commutatore di fase da utilizzare in caso di riprese con più microfoni.
Segue la sezione di saturazione che è gestita da un controllo di intensità (denominato Mojo e dotato di switch per l'esclusione del circuito) e da un commutatore che selezione due modalità: Thump e Cream.
La presenza del segnale è indicata da un LED verde a intensità variabile. Un LED rosso funziona, invece, da indicatore di clip.
Come dicevamo la sezione più interessante è quella denominata Mojo. Il circuito è realizzato combinando una serie di filtri. Alcuni di questi esprimono un comportamento induttivo anche se nel circuito stampato non sono installati induttori. Questo è possibile grazie ad un circuito denominato Giratore che consente, attraverso l'uso di condensatori e amplificatori operazionali, di trasformare una reattanza capacitiva in una induttiva. I filtri sono coadiuvati da un generatore di armoniche realizzato attraverso componenti discreti. La combinazione così composta consente due modi di funzionamento.
Con questa modalità il preamp lavora soprattutto sulle basse frequenze. Variando la posizione del controllo Mojo è possibile passare da un comportamento simile a quello di un trasformatore e, man mano, passare a una sorta di compressione sulla banda bassa che, crescendo, diventa una vera e propria distorsione.
Questa modalità non fa uso di filtri ed ha il circuito di saturazione collegato in parallelo. Anche qui si passa da una saturazione leggera che ricorda l'effetto di un trasformatore a una vera e propria distorsione passando per una compressione che, questa volta, è sull'intera gamma di frequenze.
Un comportamento di questo tipo è assimilabile a quello di un preamp a valvole portato alla saturazione.
Come risulta evidente a questo punto, le sonorità che si possono ottenere con il Camden 500 e il suo Mojo sono molte e tutte legate alla tradizione (se non si esagera con i controlli).
Girando completamente in senso antiorario il potenziometro Mojo si attiva uno hard bypass del circuito di saturazione.
Con questa opzione il Camden 500 diventa super pulito e veloce. L'opzione torna utile quando si vogliono tracciare i micro dettagli e i transienti senza esitazione.
Lo Slew Rate del dispositivo, in questa configurazione è pari a 20V/μsec che è molto alto se si considera il prezzo del device e comunque in grado di seguire i transitori più veloci dei segnali audio.
La banda passante, invece, va da 5Hz a 200KHz con la curva di risposta che riportiamo perché ci sembra indicativa della qualità dell'oggetto.
Abbiamo avuto modo di vedere alcune misure di Total Harmonic Distortion (THD) e di scostamento di fase (Phase Shift) del nostro Camden 500 confrontato con altri preamplificatori per VPR500. Vi garantiamo che le prestazioni sono molto migliori anche al confronto di unità pregiate.
Il Phase Shift si muove da un massimo di 2° a 20Hz a un minimo di -2° a 20KHz con una curva praticamente piatta da 80Hz a 8KHz. Il THD rimane stabilmente intorno allo 0,001% fino a 4KHz per poi salire fino a raggiungere circa lo 0,002% sui 16KHz. Niente male!
Risulta evidente come il Camden 500 possa essere pulito e preciso se necessario.
Con tutte queste opzioni disponibili è chiaro come il Camden 500 possa essere utilizzato praticamente con tutte le sorgenti e per tutti i generi musicali.
Pulito ma non sterile senza l'inserimento del Mojo, acquista carattere da vendere appena si inserisce il circuito di saturazione.
Il modo Thump è indicato per sorgenti ricche di basse frequenze (basso, contrabbasso, cassa e timpani).
Senza esagerare con il Mojo si ottiene una risposta in basso prima più controllata ma con una maggiore pienezza e poi sempre più compressa. Non andremmo oltre il 50% della corsa del potenziometro.
Passando al Cream e sempre con valori bassi di Mojo la risposta diventa simile a quella di un pre a valvole ben spinto.
Le armoniche si sentono bene e fanno il loro dovere aiutando le sorgenti (chitarre acustiche, elettriche e voce, ad esempio) ad uscire bene nel mix senza ulteriori interventi.
Esagerando si arriva a una vera e propria compressione con un effetto sulla dinamica ben evidente.
Oltre il 50% della corsa l'effetto diventa molto presente e, per molte applicazioni, eccessivo.
Tornando al suono senza saturazione, il Camden 500 è piacevole e restituisce esattamente quello che si manda al microfono.
Jazz e musica classica sono i generi elettivi per questa modalità.
L'ingresso Line è utile per synth e tastiere e indispensabile quando questi non sono dotati di personalità spiccata.
Abbiamo apprezzato l'ingresso Hi Z soprattutto con il basso che trova nel Mojo in modalità Thump la sua espressione migliore.
In conclusione, come detto nel titolo, un preamp tuttofare che può trovare applicazioni utili in qualsiasi ambito senza pesare troppo sul portafogli.
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