Registrazione, Mix e Mastering

Anche Chris Lord-Alge passa a Dolby Atmos

Pubblicato il 07/10/2022

L’ultima volta che abbiamo parlato di Dolby Atmos è stato per descrivere le linee guida tecniche rilasciate da Dolby Digital..

Questa volta approfittiamo di un’intervista realizzata da Mitch Gallager di Sweetwater a Chris Lord-Alge (ingegnere del suono che non ha bisogno di presentazioni) nella quale il nostro descrive gli ultimi aggiornamenti dello studio e il passaggio al Dolby Atmos.

Mitch Gallager e Chris Lord Alge durante l’intervista
Mitch Gallager e Chris Lord Alge durante l’intervista

Per accedere al nuovo (relativamente) formato, Chris è passato dal mix con casse Yamaha  NS10 + subwoofer a un sistema 9.1.4 per il quale ha fatto ricorso a prototipi realizzati da Ocean Way Audio Systems.

i prototipi Ocean Way Audio Systems installati nello studio
i prototipi Ocean Way Audio Systems installati nello studio

Questi hanno sostituito sia il rig stereo che implementato gli ascolti Dolby Atmos (ci sono, quindi, due sistemi separati uno stereo e uno 9.1.4).

Chris, grazie anche alle domande di Mitch, racconta i particolari della realizzazione e il workflow che utilizza nella produzione di audio immersivo.

Per avere una risposta soddisfacente in basso (sembra anche a causa della grande quantità di hardware presente nel suo studio) si è arrivati all’installazione di nove subwoofer.

Cinque di questi sono sotto la console e quattro dietro il rack dell’outboard.

i 5 subwoofer installati sotto la console
i 5 subwoofer installati sotto la console

Per quanto riguarda il modo di operare, parte dal mix stereo ottenuto con la console (SSL) e i processori di cui è dotato lo studio e, da questo, estrae gli stem che verranno successivamente inviati alla workstation Dolby Atmos.

L’obiettivo è creare “stereo pairs” che diventano object per il mix Atmos. 

Di solito utilizza quattro stem per la batteria di cui uno dedicato al kick e uno allo snare.

Per gli altri object dipende molto dalle situazioni particolari. Per la voce si arriva, ad esempio, anche a quattro stem.

La pasta sonora è definita dal mix stereo (grazie alla console SSL e agli outboard) che costituisce le fondamenta per il mix immersivo.

Quest’ultimo è realizzato completamente “in the box”.

Trovate questo e molto altro è raccontato nel video che vi invitiamo a seguire:

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