Recording and Mix

Convertitore Analogico Digitale Cristallino con Saturazione - Dangerous Music AD+

Published on 30/06/2023

L’AD+ è un convertitore Analogico/Digitale molto trasparente, il quale viene ampiamente utilizzato in fase di mastering ma alcuni lo utilizzano anche in registrazione grazie alla caratteristica di saturazione del trasformatore di cui andremo a parlare tra un attimo.

Ma prima di entrare nel dettaglio della recensione e test audio, vi invito ad iscrivervi al canale se non lo avete ancora fatto e di attivare sempre la campanellina per rimanere aggiornato su tutti i video futuri da Milk Audio Store sul mondo del Pro Audio.

Il Dangerous Music AD+ si presenta molto elegante nel suo caratteristico design di stampo Dangerous, una unità rack molto pesante e che scalda parecchio, normale per un convertitore, quindi attenzione a come andrete a posizionarlo nel vostro rack, mantenete sempre uno spazio sia sopra che sotto, o quantomeno leggermente distante dai rack sovrastanti e sottostanti per permettere la corretta ventilazione naturale.

Nella prima sezione a sinistra troviamo la selezione del sample rate, è possibile scegliere il sample rate manualmente a seconda del progetto che andremo a realizzare, ma molto interessante e sicuramente utile è il sample rate automatico (di fabbrica esce con questa impostazione) il quale segue il sample rate della vostra scheda audio principale o comunque del setting della vostra DAW.

Questo è possibile grazie alla connessione USB posta sul posteriore dell’unità.

Adiacente troviamo la sezione di calibrazione potendo scegliere -14, -16 o -18dB. E’ la sezione più importante quando si fa mastering perché permette di aumentare il guadagno dell’ingresso dei convertitori andando appunto a spingersi molto vicino allo 0db con i meter digitali in modo da creare il caratteristico clipping del convertitore Dangerous Music.

Quindi a seconda del volume finale della catena mastering possiamo gestire questo parametro per portarci il più vicino possibile al clip dei convertitori.

Successivamente troviamo la possibilità di selezionare due sorgenti analogiche con connessione XLR, utile anche per fare comparazioni al volo o settare una sorgente per tracking e l’altra per mastering ad esempio.

Pulsante per il clip guard, scela della modalità del peak meter e del reset, e il meter scaling per poter visualizzare il meter con scala standard o zoomato, utile per tenere sott’occhio il livello del clipping che vi enunciavo prima.

Ovviamente abbiamo la selezione del world clock a seconda di come volete utilizzare la macchina e infine la sezione di inserzione della saturazione del trasformatore chiamata X-Former con il suo potenziometro enfasi dedicato.

Molto bella la morbidezza che dona sulle basse frequenze l’X-former, è come se il mix finale prendesse vita, occhio ovviamente a non esagerare e ad utilizzarlo solo se strettamente necessario.

Sicuramente una macchina fatta apposta per essere spinta, con i meter vicino allo zero db ma ovviamente senza clippare e dove da il meglio di se!

So che molti la utilizzano anche in fase di tracking, uno tra i big è Fab Dupont, e grazie proprio alla saturazione del trasformatore dosabile è possibile dare carattere alle vostre registrazioni.

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